COME SIAMO ARRIVATI QUI/1

“Per poter cambiare la scuola occorre per prima cosa un esercizio di pensiero” (Riccardo Massa)

ESERCIZI DI PENSIERO/2-2025

COME SIAMO ARRIVATI QUI/1

La scuola è immersa in una fase storica di lunga e radicale trasformazione.

La direzione e i contenuti del cambiamento rimangono aperti: è un’occasione se si possiedono le idee e la forza per segnarli.

Un orientamento è in atto; i governi dell’ultimo decennio hanno prodotto una fiumana di provvedimenti innovativi privi di una dichiarata visione, ma accomunati nell’allontanare la scuola dal mandato costituzionale con l’obiettivo di potenziarne la funzionalità al mercato del lavoro. 

Con l’operato del ministro in carica tale processo sta subendo una preoccupante accelerazione intaccando il senso stesso dell’esperienza scolastica.

Per un progetto alternativo di cambiamento serve capire le radici della crisi, esplicitare il senso della scuola da costruire, definire un’agenda coerente di politica scolastica.

Per capire serve una riflessione su quanto ha pesato sulla scuola lo stravolgimento planetario che ha investito la società a partire dal suo assetto economico.

Le origini della crisi della scuola novecentesca vanno ricercate nell’impatto con il terzo millennio segnato dal come si sono realizzati i processi di digitalizzazione e di globalizzazione nell’orientamento economico-politico segnato dal neoliberismo ben rappresentato dalla teoria del capitale umano.

È fondamentale analizzare l’intreccio tra l’orientamento economico-politico del neoliberismo, le politiche scolastiche e il fare scuola. 

Non si può progettare il cambiamento della scuola senza approfondire le radici della crisi in cui si trova.

È necessario collocare le scelte, a qualsiasi livello operino, all’interno di una visione d’insieme. 

Si intrecciano i piani culturale, istituzionale, politico del fare scuola.

Una riflessione approfondita è stata svolta recentemente dal Cidi Torino e raccolta nel testo La scuola e il lavoro, Impremix Edizioni, 2023. (3 continua)

 

Domenico Chiesa 

(10 gennaio 2025)