PARTIRE DAL SENSO DELLA SCUOLA

“Per poter cambiare la scuola occorre per prima cosa un esercizio di pensiero” (Riccardo Massa)

ESERCIZI DI PENSIERO/6-2025

PARTIRE DAL SENSO DELLA SCUOLA

 

Per un progetto alternativo di cambiamento serve condividere ed esplicitare il senso della scuola, definire un’agenda coerente di politica scolastica e sostenere il lavoro di cambiamento del fare scuola.

Prima di pensare a come cambiare la scuola è necessario condividere a cosa serve.

Al centro si trova la sfida di costruire una scuola unitaria finalizzata alla umanizzazione culturale emancipativa per ogni singola persona, in un progetto di emancipazione sociale.

Il Cidi Torino nel 2020 (in piena pandemia) ha definito un documento che raccoglie il progetto di lavoro praticato nei suoi quarant’anni di storia. Il filo conduttore è proprio “partire dal senso della scuola”[1] sviluppando tre assi portanti della nostra idea di scuola:

1. Scuola, Istituzione sociale

La scuola è storicamente l’Istituzione a cui ogni società affida la responsabilità dell’istruzione per garantire la riproduzione e lo sviluppo del proprio sistema di conoscenze, fondamento del patrimonio culturale. 

Compito della scuola è fornire strutture mentali, promuovere la formazione di vincoli conoscitivi, sviluppare e potenziare competenze culturali. Alla base si collocano le "discipline" pensate come campi di significato che debbono fornire un orizzonte intersoggettivo ma anche acquistare un senso personale e tradursi in conoscenze attive nella vita delle nuove generazioni.

Il compito fondativo della scuola è l’istruzione. La scuola educa istruendo

2. Scuola, laboratorio di democrazia

L’emancipazione culturale di tutti e di ciascuno, in un orizzonte di emancipazione sociale, è il mandato politico che la Costituzione italiana affida alla scuola.

La scuola pubblica, laica e plurale,laboratorio di pratiche di democrazia, in cui si dimostra, nella quotidianità, che la democrazia “conviene”.

La scuola del rigore per il riscatto delle singole persone in un progetto di riscatto sociale.

La scuola che ha lo stesso significato per tutti i bambini e le bambine, le ragazze e i ragazzi almeno fino ai 16 anni, in cui lo scopo che motiva all’apprendimento è la soddisfazione dell’apprendere in sé, adeguato ai bisogni formativi e di vita propri di ciascuna età e non curvato invece sul futuro lavorativo.

La scuola in cui non ci sono graduatorie, né competizioni

3. Scuola, meravigliosa esperienza del conoscere

Per i bambini e per i ragazzi la scuola rappresenta la più importante e fascinosa esperienza sociale di umanizzazione culturale. La scuola deve porre le basi affinché per tutta la vita si protragga il desiderio, lo stupore, la curiosità, la giocosità, la leggiadria, l’intenzionalità, la consapevolezza, la responsabilità del conoscere e del fare esperienza culturale. Perciò è importante che il bambino identifichi l’ambiente scolastico come facente parte della propria vita e che dalla scuola venga accolto il suo modo di conoscere. La motivazione è intrinseca al processo conoscitivo e non va cercata nell’utilità. La valutazione ridotta a voti rappresenta un fattore che limita fortemente l’apprendimento. La forma laboratoriale è indubbiamente quella più favorevole all’apprendere.

Nel determinare l’apprendimento contribuiscono la qualità culturale del curricolo, delle relazioni umane e dell’ambiente.

Partendo da un condiviso senso della scuola, tocca al mondo della cultura, dell’associazionismo, del sindacato, della politica costruire una agenda alternativa convincente e desiderabile da tutti i soggetti, nella direzione del mandato costituzionale. (7 fine)

 

Domenico Chiesa 

(7 febbraio 2025)

 

[1] Cidi Torino, Partire dal senso della scuola, settembre 2020. Documento disponibile sul sito del Cidi Torino

https://www.ciditorino.it/partire-dal-senso-della-scuola